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Un Racconto tutto per sè

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Un Racconto tutto per sè
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5 Maggio 2022 – 15 luglio 2022
Il materiale pubblicato proviene dal concorso “Un racconto tutto per sé”, voluto dal Sistema Bibliotecario di Ateneo, con l’intento di valorizzare e supportare le forme espressive della creatività contemporanea femminile tramite racconti e illustrazioni. Al concorso è seguita una mostra con esposizione di tutti i lavori delle partecipanti riportati in questo percorso.
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1Racconto Chiara De Maio.pdf.jpg2022-Solo un giocoDe Maio, Chiara La storia di Lidia è la storia di tante donne. Donne che si recano a lavoro, donne che prendono i mezzi pubblici, donne che viaggiano. Donne che vivono. Le donne subiscono quotidianamente commenti indesiderati, fischi, avance, violenze e stupri per il solo fatto di essere donne. Può accadere al parco, in strada o in pullman. Con il suo discorso potente e coraggioso, Lidia racconta la sua esperienza rivolgendosi non a caso ad un gruppo di studenti. Alle ragazze va l’invito a non vergognarsi, a denunciare sempre e a parlare apertamente di questi episodi. Ai ragazzi va l’invito a non replicare questi modelli di comportamento maschilisti, in quanto retaggi di una cultura patriarcale che considera le donne come oggetti sessuali. Le parole di Lidia intendono spingere gli uomini ad allenare la loro empatia, a mettersi nei panni delle donne e a comprendere che molestare le donne non è un gioco, ma una violenza psicologica e fisica a tutti gli effetti, spesso banalizzata e derubricata come goliardia o apprezzamenti innocenti.Articolo e saggio
2Il_coraggio_di_essere_se_stessi'_DI_Ester_Anna_Papa.pdf.jpg2022-Il coraggio di essere se stessiPapa, Ester Anna Giada è una ragazza timida e riservata, a cui non piacciono gli eccessi. Nella sua vita non è mai riuscita ad instaurare dei veri rapporti d’amicizia, anche se in segreto ha sempre desiderato entrare a far parte del gruppo delle sue compagne di classe, nonostante le evidenti differenze caratteriali e di abitudini. Le ragazze però l’hanno sempre rifiutata facendola sentire quella sbagliata. Alla fine delle superiori ha smesso di credere alla possibilità di trovare delle amiche adatte a lei. All’università, però, inaspettatamente, incontra Camilla e Angelica due ragazze molto simili a lei che a poco a poco riescono a penetrare le sue resistenze e diventare le amiche dei suoi sogni, ma la vita ha in serbo per lei l’ennesimo tiro mancino. Quest’amicizia sarà in grado di superare quest’avversità o si scioglierà come neve al sole?Articolo e saggio
3Francesca Birollo_Un racconto tutto per sé.jpg.jpg2022-“Un racconto tutto per sé”Birollo, Francesca Donna, elemento essenziale e strettamente legato alla natura, creata e creatrice. Nell’illustrazione una figura femminile raggiante e aperta, con una posa fiera che si manifesta nella sua forma. Attorno gli elementi della natura la circondano, rami ricchi di foglie, gocce d’acqua e fiori. Le girano attorno i simboli del sole e della luna, della natura e dell’arcobaleno che rappresentano la forza e la bellezza di tutte le donne. I colori sono tenui, principalmente pastello che si mischiano in tonalità calde e fredde creando texture epattern che rispecchiano componenti della flora.Immagine
4Vita_singolare.pdf.jpg2022-Vita singolareDi Marco, Monica Ci vuole più coraggio per vivere sapendo di dover morire o di morire perché non si riesce a vivere? Protagoniste di questo racconto sono due donne, due donne molto diverse ma entrambe con storie particolari. Sono entrambe accomunate da un sostantivo singolare femminile: la vita. La vita a volte dà, a volte toglie e soprattutto non è quasi mai un giudice onesto. A volte, anche da un semplice incontro si può acquisire la forza necessaria e la consapevolezza giusta per portare avanti la propria vita. La non descrizione dei personaggi è stata strutturata intenzionalmente in modo che chiunque possa identificarsi nelle protagoniste.Articolo e saggio
5Algoallucinosi.pdf.jpg2022-AlgoallucinosiBuson, Daria “Algoallucinosi” è un racconto breve in prima persona. Un ricordo concreto e doloroso di una sera tanto lontana quanto sempiterna vissuta dall’io narrante. Una descrizione dettagliata di elementi stampati nella memoria che la narratrice e protagonista desidererebbe solamente cancellare. Un tentativo di esorcismo di sensazioni di inadeguatezza, di strazio e di vuoto insiti nell’animo umano. “Algoallucinosi” è un racconto sul confronto con gli altri, sull’amore non corrisposto, sul silenzio glaciale dei sentimenti non espressi, in cui lettrici e lettori possono indentificarsi con l’io narrante e il suo flusso emotivo di coscienza, dove specifici termini medici e parole intraducibili rubate a lingue straniere supportano il vano tentativo di dare un senso a ciò che è stato e a ciò che ancora è.Articolo e saggio
6concorso-Anna-Lucia-Califano.pdf.jpg2022-CON LE ALI DI AMELIA EARHARTCalifano, Anna Lucia Articolo e saggio
7Serena Antico_ilustrazione-.jpg.jpg2022-NoAntico, Serena L’opera ritrae una donna intenta a spezzare uno dei tanti “NO” ricevuti. Grazie alla sue capacità e alla creatività, trasforma le lettere “ N” ed “O” in accessori da indossare, rovesciando così un evento di partenza sfavorevole.Immagine
8illustrazione-concorso.-Ginestra.jpg.jpg2022-GinestraOrtiz, Maria Claudia Il passato di Ginestra lascia ancora lividi sulla pelle, gridando la notte senza tregua. Le cicatrici le disegnano la schiena, ricordandole le battaglie perse contro un mondo ostile che non ha saputo accettare le sue fragilità. Non si rimarginano ancora i tagli e bruciano le ferite per tutte le sofferenze vissute e per le persone che, volontariamente, sono fuggite via da lei. Come insegna il suo nome, però, c’è un fiore che, per quanto piccolo e delicato, riesce a sbocciare sulle pareti rocciose e aride di un vulcano. Ed ecco, proprio come una fenice, la pianta della ginestra alza il capo, sollevandosi dalle ceneri. Allo stesso modo, sarà dalla solitudine e dalla polvere che Ginestra potrà ripartire. Su quella cicatrice profonda sotto le scapole, è lì che cucirà le sue ali.Immagine
9Us.jpg.jpg2022-UsPelagotti, Irene L'illustrazione in questione raffigura due figure femminili di profilo in procinto di darsi la mano o comunque di avere un contatto fisico, questo sottolinea la sorellanza, l'unione, la reciproca fedeltà, l'empatia e l' appoggio, in tutti i suoi sensi, che esse danno l'una per l'altra, e quindi il punto di forza. Le figure sono rappresentate in modo idealistico, così che non rappresentino nessuno in particolare ma allo stesso tempo, figure in cui tutte si possono identificare. Sono figure leggere, sospese a mezz'aria, in una dimensione sognante e serena, incorniciate da fiori e piante che sottolineano e rappresentano ancora una volta la leggerezza, e la femminilità.Immagine
10Tarau_Vivien_ILLUSTRAZIONE_UnRaccontoTuttoPerSe.jpg.jpg2022-FiorireTarau, Vivien Esistono tantissimi tipi di fiori al mondo e lo sguardo incantato con cui li guardiamo non pone nessuno in secondo piano, le donne assomigliano incredibilmente ai fiori, meravigliose nella loro diversità, nei loro colori e nei significati che trasmettono ma sono anche estremamente fragili, basta pochissimo per danneggiarli e rompere quella purezza che emanano.Immagine
11Pingiotti_Jessica.jpg.jpg2022-[Donna]Pingiotti, Jessica La Donna è l'essere più combattente che ci possa essere, anche nelle donne più fragili al momento del bisogno esce lo spirito di una leonessa. Per la famiglia, per il lavoro, per la salute, per cercare di far andare sempre tutto nel verso giusto, forse anche per non sembrare debole davanti agli occhi degli altri, anche perché non lo è affatto!Immagine
12Racconto_ Erica Iannaccone.pdf.jpg2022-“A un passo”Iannaccone, Erica Al Kipling c’è una festa. Federica spera di non imbattersi in Rudy, il ragazzo che ha frequentato fino a qualche tempo prima. Ma, sfortunatamente, i due si incontrano: Rudy le propone di andare via dalla festa per trascorrere la serata insieme, in ricordo dei vecchi tempi. Federica declina l’invito e decide di restare al locale, nonostante l’insistenza di lui. Poco dopo, quando Federica si allontana per andare in bagno, Rudy la segue: in un attimo è a un passo da lei e prova a baciarla. Lei si ritrae, ma ormai è a un centimetro dal muro. Non ha via di scampo. “A un passo” descrive il turbinio di emozioni che la protagonista prova dopo essere stata violentata. Si passa da un atteggiamento di vergogna e paura di non essere creduta alla consapevolezza del fatto che non è stata lei a provocare l’aggressore, non è lei che “se l’è cercata”. C’è voluto del tempo perché approdasse a questa conclusione, perché condannasse l’abuso subìto, perché decidesse di parlare. Dopo sei mesi dall’accaduto, infatti, Federica non vuole più restare in silenzio.Articolo e saggio
13Copia di Etichette_Giulia Desogus.jpg.jpg2022-[Unlabeled]Desogus, Giulia L’illustrazione racconta di un essere dalle sembianze umane caratterizzato da una pelle simile al jeans. La figura è colta in un momento di scelta importante in cui deve scegliere delle stoffe che andranno poi a etichettarla nella vita: come vorrà presentarsi agli altri? In che modo intenderà definirsi? Un attimo così delicato necessità di una buona riflessione che, in questo caso, sfocia della selezione di una pezza molto particolare con su scritto “Unlabeled”, ovvero “senza etichetta”. In un periodo storico in cui si ricercano spesso termini specifici per racchiudersi in una determinata definizione può essere rivoluzionaria la scelta di andare contro questa tendenza e dare il permesso a se stessi di essere ciò che si è, dando spazio a visioni nuove che possano prendere il posto ad altre ormai passate.Immagine
14IRASO_Illustrazione - Un racconto tutto per sé.jpg.jpg2022-Un racconto tutto per séIraso, Beatrice La monocromia del disegno associata al colore arancione ne aumenta il forte impatto visivo. Il colore scelto, oltre ad essere un colore non gender biased, nel corso della storia ha assunto diversi significati, richiamati nell’illustrazione; infatti in epoca romana l’arancione era il colore degli abiti nuziali delle donne e rappresentava i sentimenti, successivamente è stato utilizzato nell’araldica a simboleggiare forza, onore e generosità; in epoca moderna è considerato un colore energico, simbolo di ottimismo che nasce dall’unione del giallo (la bellezza), e del rosso (amore, forza e passione). La figura femminile in primo piano è solo delineata e non particolareggiata e la sua posa denota forza e sicurezza di sé sottolineando il simbolismo del colore che la compone. Il fiore sullo sfondo, contemporaneamente in contrasto ed in sinergia con la figura in primo piano, rimanda ad una intrinseca delicatezza e femminilità, ma al suo centro si forma un sole simbolo di forza, vita e speranza.Immagine
15Sara, storia di una donna che ce l'ha fatta.pdf.jpg2022-Sara, storia di una donna che ce l’ha fattaMemoli, Francesca Pia Sara è una giovane donna, mamma e moglie , derisa da tutti e stimata da nessuno, che trascorre la maggior parte delle sue giornate in casa alternando le faccende domestiche alla cura dei suoi figli. Il rapporto con il marito non esiste da tempo , i due coniugi sono diventati due estranei che condividono un luogo che dovrebbe essergli familiare, ma che di fatto si rivela essere un ambiente “malsano” , oppressivo per Sara. La situazione peggiora con il covid e, in particolar modo, con i lockdown che ne conseguono. I due coniugi sono costretti a vivere e a condividere gli stessi ambienti ventiquattro ore su ventiquattro ed è chiaro che, in una situazione di “convivenza forzata”, il clima psicologico che si respira in casa è pesante. La ragazza riesce , ben presto, a trovare la forza per riprendere in mano la sua vita e per rompere quell’equilibrio malsano che la vita gliela stava rovinando.Articolo e saggio
16Racconto - Mirabella.pdf.jpg2022-Del silenzio e le sue formeMirabella, Anna Teresa Che cosa può significare il silenzio per ciascuno di noi? Per la protagonista del racconto, che nelle parole vede un prezioso collante in grado di avvicinare le persone, il silenzio non è un luogo rassicurante; fino a quando, un giorno, sarà improvvisamente costretta a farci i conti. A narrare la storia è sua nipote, che scorge in questa trasformazione un cambiamento innaturale, con il quale imparerà a fare pace e che, in qualche modo, la farà sentire ancora più vicina a sua nonna, la donna più importante della sua vita. Come scrive Susanna Tamaro, “L’amore non si addice ai pigri, per esistere nella sua pienezza alle volte richiede gesti precisi e forti”: gesti che non necessariamente devono fare rumore, come il racconto si propone di indagare, purché siano frutto di un costante e sincero sforzo comunicativo che allora saprà compiersi anche attraverso il silenzio.Articolo e saggio
17Confessione_ Sara_Paolella.pdf.jpg2022-ConfessionePaolella, Sara Articolo e saggio
18Racconto_Di_Lorenzo_Ylenia_Un essere_speciale.pdf.jpg2022-Un essere specialeDi Lorenzo, Ylenia La protagonista di questo racconto è Evelyn, la quale conosce un uomo molto più grande, sicuramente più maturo e affermato dal punto di vista lavorativo. Evelyn si innamora follemente di Joele nonostante tutte le avversità che la vita le ha posto lungo il suo cammino, partendo dalla scomparsa di suo fratello. Joele è un uomo che non riesce a riconoscere e gestire le sue emozioni: l’autorità dei genitori è stata prevalente nella sua esistenza. Malgrado tutte le difficoltà presenti, ci troviamo di fronte ad un dialogo, una conoscenza avvenuta per puro caso in un locale pubblico e continuata per scelta per diversi mesi. Il desiderio di vedersi è forte e supera di gran lunga anche la distanza che divide i nostri amanti. “Si può amare un uomo molto più grande?” Questo dubbio assilla la nostra protagonista, ma sarà soltanto il destino a darle conferma.Articolo e saggio
19Briciole di vita.pdf.jpg2022-Briciolo di vitaBenedetti, Nicoletta Articolo e saggio
20Racconto “Maratone Celesti”.pdf.jpg2022-Maratone celestiElefante, Gerardina Volevo mettere ordine. Ma ho te che sei Disordine in me. Hai preso voce, qui, con un’innocua scintilla, surrogato d’amore che, a contatto con la superficie altamente infiammabile del mio pericardio, ha generato un incendio. Doloso. Piena avvertenza, deliberato consenso e materia grave ti sono connaturati: il tuo peccato è mortale. Esisterà anche per te una pena nel contrappasso provvidenziale e generale, tu la sconterai e te la meriterai tutta, ma ora, ti prego, resta ancora un attimo, all’ombra del rogo che hai innescato. Sei farmaco per me: veleno sì, ma antidoto di più. Il divario fra i miei spazi e i tuoi, fra i miei silenzi e i tuoi, fra i miei passi e ancora i tuoi è talmente vasto che l’unica cosa assodata è che di certo non ci troviamo nel mezzo io e te ma più distanti, per niente attigui, dove non ci potremmo mai nemmeno sfiorare, dove distanza vale a dire agli antipodi. Ci incontrammo in un’eclissi noi due, nel palpito della sovrapposizione di Luna e Sole, quando per un istante si presero a rincorrere in una maratona celeste, lasciando le regioni remote, fino a mediare per una stabilità occulta e maestosa, paradossale anche per gli abitanti della terra.Articolo e saggio