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Zanardini, Angelo
Variants
Zanatrdini, A., 1820-1893
 
Person Role
Librettista
Compositore
Politico
 
Person Nationality
Italiana
 
Birth Date
09-04-1820
 
Gender
M
 
Birth Place
Venezia
 
Death Date
07-03-1893
 
Death Place
Milano
 
Biography
Compose l'opera Amleto, andata in scena nella primavera del 1854 a Venezia nel teatro Gallo a S. Benedetto. Per l’editore milanese Lucca pubblicò composizioni per canto e pianoforte, Bozzetti popolari (sei pezzi), Foglie d’autunno (otto), e poche altre melodie: Elegia, Preghiera campestre, L’abbandono e Sors du nuage, su versi francesi di Victor Hugo, nonché la ballata Etella per pianoforte a quattro mani. Da Ricordi pubblicò il notturno Le due margherite (1868). Le sue musiche a stampa si limitano a queste poche composizioni e ai recitativi per la versione italiana dell’opéra-comique di Daniel-François-Esprit Auber Il domino nero (1876). Sfruttò la sua conoscenza  della musica e delle lingue straniere per tradurre libretti  a partire da Feramor di Anton Rubinštejn per l’editore Lucca (1874) e raggiunse il successo con la traduzione del Re di Lahore di Jules Massenet (Carnevale 1877-78). La sua carriera di librettista ebbe inizio con Il lago delle fate (musica di Cesare Dominiceti, primavera 1878). Seguirono Preziosa (Antonio Smareglia, 1879), Le donne curiose (Emilio Usiglio, 1879), Il figliuol prodigo (Amilcare Ponchielli, 1880), Le nozze in prigione (Usiglio, 1881), L’ereditiera (Dominiceti, 1881), Margherita (Ciro Pinsuti, 1882), Dejanice (forse su canovaccio di Arrigo Boito, musica di Alfredo Catalani, 1883), Amazilia (Antonino Palminteri, 1883), Isora di Provenza (Luigi Mancinelli, 1884), Leonora (Gian Raimondo Serponti, 1885), Salammbò (Nicolò Massa, 1886), Il gondoliero (Ida Correr, 1886), William Ratcliff (Emilio Pizzi, 1889), La Tilda (sotto lo pseudonimo Anneldo Graziani, musica di Francesco Cilea, 1892), Giovanni Huss (Angelo Tessaro, 1892), Janko (in collaborazione con Enrico Panzacchi, musica di Primo Bandini, 1897, postuma), nonché il rifacimento dell’Elda di Catalani (libretto di Carlo d’Ormeville) con il nuovo titolo Loreley (1890). Di fatto il nome di Zanardini conserva una sua importanza soprattutto per le traduzioni di opere liriche francesi e tedesche.  Dal francese tradusse opere di Auber (Il domino nero, 1876), Bizet (La bella fanciulla di Perth, 1883; I pescatori di perle, 1885), Léo Delibes (Gian di Nivella, 1881; Lakmé, 1884), Gaetano Donizetti (Il duca d’Alba, 1881), Christoph Willibald Gluck (Alceste nella versione francese, 1884 circa; Armida, 1889), Gounod (Il tributo di Zamora, 1881; La redenzione, 1883 circa; Filemone e Bauci, 1891), Fromental Halévy (La regina di Cipro, 1880; Il Lampo, 1884; Carlo VI, 1887), Ferdinand Hérold (Zampa, 1889), Victorin de Joncières (Giovanni di Lorena [Le chevalier Jean], 1887), Édouard Lalo (Il re d’Ys, 1890), Victor Massé (Una notte di Cleopatra, 1888; Le nozze di Giannetta, 1896, postuma), Massenet (Il re di Lahore, 1878; Il Cid, 1889; Manon, 1893), Jacques Offenbach (I racconti di Hoffman, 1881), Ferdinando Paer (Il maestro di cappella, 1895, postuma), Émile Paladilhe (Patria!, 1889), Ernest Reyer (La statua, 1890 circa), Camille Saint-Saëns (Sansone e Dalila, 1892), Gaspare Spontini (Fernando Cortez, 1877), Thomas (Il sogno di una notte d’estate, 1890), John Urich (Flora Mc-Donald, 1882) e Verdi (Don Carlo nella seconda versione, 1884, la prima essendo stata tradotta da Lauzières). Un posto di rilievo all’interno di questa produzione è riservato all’Hérodiade di Massenet, frutto di una collaborazione tra Zanardini, il compositore e gli editori Ricordi e Hartmann, sulla scia del successo del Re di Lahore. Dal tedesco, Zanardini tradusse opere di Ignaz Brüll (La croce d’oro, 1879 circa), Karl Goldmark (La regina di Saba, 1878; Merlino, 1887), Martin Röder (Vera, 1883), Carl Maria von Weber (Euriante, 1902, postuma), e soprattutto Wagner con Parsifal (1882, dapprima con il titolo Parcival), I maestri cantori (1883) e l’intera tetralogia (1883-84). Prese parte alla traduzione di Tristano e Isotta a opera di Boito (1876), anche se il suo nome compare solo nell’edizione del 1888. Gli amanti di Teruel di Tomás Bretón fu forse tradotto direttamente dallo spagnolo, nel 1893. Oltre ai melodrammi Zanardini tradusse numerose mélodies francesi e Lieder tedeschi, principalmente di Franz Schubert, Robert Schumann, Felix Mendelssohn, Gounod e Massenet. Ateo, scelse la cremazione; le sue ceneri furono deposte nel cimitero Monumentale