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Fontana, Ferdinando
Variants
Fontana, Fernando
Fontana, Ferdinando, 1850-1919
 
Person Role
Poeta
Librettista
Traduttore
Giornalista
Innografo
Commediografo
Editore
Dialettologo
 
Person Nationality
Italiana
 
Birth Date
30-01-1850
 
Gender
M
 
Birth Place
Milano
 
Death Date
11-05-1919
 
Death Place
 
Biography
Nato in una famiglia di artisti - sia il padre Carlo che il fratello Roberto furono pittori - a sette anni entrò nel collegio dei Barnabiti, per passare poi al collegio Zambelli. Costretto ad abbandonare gli studi, anche per la prematura scomparsa della madre, il F., che aveva due sorelle minori cui provvedere, svolse i più svariati mestieri e fu merciaiolo, poi sottomagazziniere, commissario di bordo sulle navi. Assunto al Corriere di Milano come correttore di bozze, entrò in contatto con gli ambienti colti del capoluogo lombardo. La sua produzione poetica si colloca nella cosiddetta terza (ed ultima) fase della Scapigliatura lombarda ed ha spesso carattere di protesta sociale, come il Canto dell’odio (steso frettolosamente a Parigi il 17 gennaio 1878 e pubblicato da Zanichelli, Bologna 1878), contrapposto al Canto dell’amore di G. Carducci. Dopo aver tentato con scarso successo di farsi promotore nella capitale francese di una rivista letteraria, sul finire degli anni Settanta si stabilì per qualche tempo a Berlino, come corrispondente della Gazzetta piemontese (oggi La Stampa). Dopo aver soggiornato a Montecarlo dal  18 al 31 gennaio 1881, ai primi del mese successivo s'imbarcò alla volta di New York, in compagnia dell'amico D. Papa. Appresa la notizia della morte del padre, il 15 aprile 1881 salpò da Marsiglia per Algeri, dove fu ospite di un amico parigino. Al 1883 risale il volume Un bricciolo di mezzaluna. Coautore di Il ventre di Milano. Fisiologia della capitale morale ad opera di una società di letterati insieme con Arrighi (supervisore dell'opera), Giarelli, A. Barilli, ecc., e di altre opere documentaristiche sulla società ambrosiana, negli anni Ottanta il F. collaborò fra l'altro a L'Anticlericale e alla Commedia umana, diretta da A. Bizzoni. Come autore drammatico ebbe un momento brillantissimo con I Narbonnerie-Latour (1883), commedia scritta in collaborazione con Luigi Illica. Le commedie in vernacolo, La Pina madamin (1875) e La statoa del sur Incioda (Milano 1899), incontrarono il favore del pubblico. Al teatro lirico diede una cinquantina di libretti, tra cui: Flora mirabilis (1886, con musica di S. Samara), Asrael (1887, musica di A. Franchetti), Le Villi (1884, musica di G. Puccini), Il signor di Porceaugnac (1897, musica di A. Franchetti), ecc. Pubblicò, tra l'altro: Montecarlo, Tra gli Arabi, Poesie e novelle in versi (Milano 1877), Antologia meneghina (Milano 1891), Fra cantanti (Milano 1895), In teatro (Roma 1884). Coinvolto negli avvenimenti politici del 1898, riparò nel Canton Ticino. In questo periodo andò progressivamente diluendo l'impegno politico e quello letterario; scrisse ancora articoli per Ars et labor, per La lettura, in cui rievocò le vicende degli ambienti scapigliati da lui frequentati e per il Secolo XX. Nel 1912 ebbe modo di pubblicare una nuova edizione del Bricciolo di mezzaluna con il titolo Viaggio in Algeria. A lui si deve anche Il Natale, una raccolta di racconti musicati da Giulio Ricordi con l’abituale pseudonimo di Jules Burgmein